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1.600.000 euro dalla Regione Veneto per rinforzare lo sbarramento antisale alla foce dell’Adige

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La risalita del cuneo salino e l’emergenza idrica sono ancora un problema in Polesine tanto che la giunta regionale mercoledì 12 dicembre ha destinato un milione e 600 mila euro per l’adeguamento della barriera antisale alla foce dell’Adige. I fondi stanziati andranno al Consorzio di bonifica delta Po Adige che sta curando il progetto di adeguamento

Venezia – Dalla Regione Veneto è in arrivo un milione e 600 mila euro per l’adeguamento provvisorio dello sbarramento antisale alla foce del fiume Adige, a cura del Consorzio di bonifica delta Po Adige. A destinare le risorse al Polesine è stato l’assessore regionale Maurizio Conte  nell’ambito della ripartizione delle risorse derivanti dai canoni per le concessioni di derivazione di acque sotterranee destinate a qualsiasi uso e di acque superficiali.

“I proventi introitati dalla Regione vanno reinvestiti per la tutela delle risorse idriche – spiega l’assessore Conte – Questa specifica assegnazione va ad integrare le risorse già impegnate per la realizzazione del progetto che prevede l’adeguamento della barriera antisale, utilizzando strutture mobili modulari da mettere in opera senza che sia necessario smontare la struttura esistente”.

Conte ricorda anche che l’intervento è necessario soprattutto in occasione della grave situazione di carenza idrica che ha interessato il Veneto per diversi mesi con notevoli ripercussioni sul sistema di derivazione di acqua a uso potabile di Sant’Anna di Chioggia (Venezia), dell’Isola di Albarella e del territorio di Rosolina Mare e sull’avanzamento del cuneo salino alla foce dell’Adige. Rovigooggi.it