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8° Concorso del Turtèl Sguasaròt domenica 24 gennaio a Sermide, ricordando “Icio” Santini

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Loghino Vallazza - si mangia!

di Siro Mantovani

Domenica 24 gennaio, alle ore 15, presso il Centro Auser di Sermide (zona Poste) si terrà la finale dell’8° Concorso Intercomunale del Turtèl Sguasaròt, organizzato dall’omonima Confraternita, assieme a “Sermidiana Magazine” e alle Pro Loco dei cinque Comuni della Bassa Mantovana partecipanti che si affacciano sul Po: Borgofranco, Carbonara, Felonica, Magnacavallo e Sermide. L’evento si svolgerà nel ricordo di Maurizio “Icio” Santini, recentemente scomparso, ideatore e fondatore della Confraternita del Turtèl Sguasaròt di cui era Gran Cerimoniere. Nell’occasione, infatti, sarà presentato il suo ultimo libro, “Una vita di ricette” (Sermidiana Edizioni), di cui abbiamo già trattato in queste pagine.
Pare che il turtèl sia stato creato nel 1664 dal cuoco bolognese Bartolomeo Stefani, in onore della regina di Svezia ospite a Mantova, alla corte dei Gonzaga. Inizialmente ripieno di purea di fagioli, cacio ed erbe aromatiche, avvolto in una sfoglia senza uova e cotto in brodo di fagioli, nel corso dei secoli si è arricchito di nuovi ingredienti, trasformandosi da prima portata a dessert. Oggi, lo “sguazzarotto”, fritto o lessato, contiene un ripieno composto sempre da fagioli, castagne e mostarda, ricoperto da un condimento chiamato “pavràda”, ossia spremuta di mandarino o arancia, vino cotto e conserva di prugne. A 350 anni di distanza, il “turtèl sguasaròt” sopravvive solo sulle tavole dei cinque comuni mantovani coinvolti nella disfida. Anche per questo, nel 2008 un gruppo di appassionati guidato da Maurizio Santini, diedero vita alla Confraternita, depositando ricetta e marchio della pietanza; con l’aiuto dell’Accademia Italiana della Cucina, nel 2010 è arrivata la denominazione di Prodotto Tipico Lombardo.
La mission della Confraternita, oltre al concorso, mira ad inserire questa prelibatezza nei menù dei ristoranti e degli agriturismi di questo angolo bagnato dal Grande Fiume.
Alla finale di domenica 24 gennaio i migliori tortelli della Bassa saranno sottoposti al vaglio di una giuria composta dal “nostro” Andrea Dal Cero, dai proff. Giuseppe Pellecchi e Marco Collini, dallo chef Cornelio Marini e da un componente la Confraternita, Gloria Sagoni. Il loro giudizio si baserà su criteri sensitivi e gustativi.