
Da Cuneo a Venezia nuove proposte per UnPoxExpo
di Andrea Dal Cero
“Siamo molto bravi ognuno per conto suo – ha detto Vincenzo Puma a nome dell’Autorità di Bacino del Po – però le 13 provincie dell’asta del Po non riescono ancora a fare sistema”.
Questo nei fatti il quadro della situazione storica e attuale del bacino del Grande Fiume. Tenendo conto di questa realtà, UnPoxExpo si propone come elemento catalizzatore di un nuovo contesto capace di unire le eccellenze di tutti i territori del fiume e strumento di unione per nuovi progetti che, in occasione dell’Expo 2015, sappiano fare sistema per unirle e proporle con successo.
A nome dell’Aikal (la società no profit presieduta da Ettore Bonalberti che ha raccolto le prime iniziative in vista di Expo 2015 e che sostiene l’intero progetto) Marco Stevanin ha voluto sottolinearie “la necessità di rigenerazione urbana e di coesione sociale” di cui il territorio ha bisogno.
Poi, andando nello specifico, il Sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero ho però ricordato come le amministrazioni siano vicine a questi progetti anche se non sanno quanta disponibilità sia loro rimasta. Lino Tosini, direttore della Fondazione Ca’ Vendramin, ha sottolineato quanto il Polesine abbia bisogno di un progetto di rivalutazione. Sandro Bortolotti, dell’Aipo, ha raccontato il Polesine degli anni Cinquanta che si allagava due volte all’anno e ha poi delineato i contorni di nuovo territorio d’acqua, ancora pieno di problemi, ma molto più sicuro e produttivo di un tempo. La presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili ha sottolineato come “spesso il pubblico rallenti il privato” ed ha auspicato una piena adesione del suo territorio al progetto “perchè il Po, che è un sistema naturale, possa diventare anche un sistema economico”.
Punti forti della discussione e dell’esposizione di tutti i progetti: la navigazione, l’accoglienza tramite il sistema dell’albergo diffuso e, importantissima, la banda larga per tutti il sistema fluviale.
I nuovi progetti presentati per il Polesine sono stati quattro: la “macchina turistica” dell’imprenditore Gianni Ballarin, che prevede una nuova agenzia turistica specializzata capace di presentare il Polesine in tutto il mondo “trasformare i figli dei pescatori di pesce in pescatori di turisti via web”; “Un progetto per Porto Tolle”: il recupero del patrimonio rurale in abbandono di cui ha parlato il sindaco Silvano Finotti; “Polesella ritrovata”: uno studio del comune presentato dal suo primo cittadino Donatella Astolfi sulla Fossa di Polesella svolto in collaborazione con l’Università di Brescia; “Il progetto Smartcieties per il Delta” di Giampietro Ravagnan, definito geostazionariamente iperspettrale, che prevede sostanzialmente un portale del Delta in grado di tracciare sia il prodotto che i suoi servizi.
Dopo la presentazione dei progetti è stata la volta di una tavola rotonda a cui hanno partecipato Ettore bonalberti (presidente di Aikal), Laura Negri (assessore provinciale di Rovigo), Lorenzo Belloni (presidente della Camera di Commercio di Rovigo), Geremia Gennari (presidente dell’Ente Parco del Delta), Stefano Pregnolato (presidente Card) e Maria Adele Avanzo (Unindustria di Rovigo).
Tutti d’accordo: c’è bisogno di fare squadra, di rivalutare il territorio e di dare un senso “veramente fluviale” al territorio.