Home Acqua e Territorio A “Centomani di questa Terra” i paesaggi gastronomici dell’Emilia Romagna

A “Centomani di questa Terra” i paesaggi gastronomici dell’Emilia Romagna

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di Gian Luigi Casalgrandi

Il 18 Aprile si è svolto il grande convivio gastronomico dell’Associazione CheftoChef sulle rive del Po all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Zibello (PR), tra dibattiti, cooking showcon molti chef modenesi, degustazioni, visite guidate, analisi sensoriali.

La sede dell’evento è stata l’Antica Corte Pallavicina, un castello trecentesco, situato sugli argini del Po, riportato alla luce a seguito di un’immensa opera di restauro e gestito dai fratelli Massimo e Luciano Spigaroli. È qui che per un’intera giornata si sono svolti dibattiti, cooking show presentati da 50 grandi chef (le centomani, appunto) fra i quali I modenesi LUCA MARCHINI ‘L’Erba del Re’ di Modena, RINO DUCA ‘Il Grano di Pepe’ di Ravarino, GIOVANNA GUIDETTI ‘Osteria La Fefa’ di Finale Emilia EMILIO BARBIERI del Ristorante “Strada Facendo” di Modena, GIOVANNI CUOCCI de “La Lanterna di Diogene” di Bomporto.

E ancora: degustazioni dei prodotti di qualità della nostra terra, concorsi dedicati ai giovani emergenti, visite guidate alle antiche cantine di stagionatura del Culatello di Zibello DOP, analisi sensoriali promosse dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena, degustazioni speciali come la degustazione di Olio Extra Vergine di Oliva proposta da Olitalia.

La rete dei Paesaggi Gastronomici dell’Emilia Romagna è un unicum connotato da diversi elementi caratterizzanti: il circuito delle città della Gastronomia, tra cui anche Parma, riconosciuta recentemente dall’UNESCO “Città creativa della gastronomia”, l’unica a livello nazionale; i distretti di produzione di prodotti tipici di fama mondiale, come il Parmigiano-Reggiano; la storia dei mestieri artigianali; la cultura responsabile d’iniziative sociali, come quella del Refettorio Antoniano promossa dallo chef Massimo Bottura; l’innovazione della ricerca universitaria e la presenza di poli di formazione professionale come ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.