
Il grande fiume a Boretto, dove si preleva acqua per il Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga (diviso tra mantovano e reggiano) , segna in queste ore – 2,5 di livello idrogeologico (Arpa).
L’acqua nel mantovano non cade dal 26 novembre e i dati pluviometrici segnano un – 70%. Fortunatamente il livello del Garda (Aipo), bacino dal quale provengono attraverso il Mincio le acque per il Consorzio di Bonifica Territori del Mincio, segna circa 106 cm, il doppio dello scorso anno. Va peggio sul Lago d’Iseo, dove le acque del Oglio serviranno già a primavera il mantovano: -9 cm, col 40% i meno di immissioni nel fiume. E, per tutti i fiumi, a destare preoccupazione sono le Alpi, tranne quelle piemontesi, ancora in buona parte spoglie di neve, mentre il sud segna l’inverno più gelido. Nell’Italia rovesciata c’è preoccupazione anche nel mondo dei Consorzi di Bonifica.
“Una situazione che ancora non ci allarma, dato che confidiamo nelle precipitazioni tardo invernali e primaverili – affermano le presidenti dei Consorzi mantovani Elide Stancari e Ada Giorgi – ma alla quale guardiamo con estrema attenzione, continuando nel mentre nella sistematica attività di manutenzione sui canali”.
Nel dettaglio nel comprensorio di Terre dei Gonzaga, tra il reggiano e il mantovano, “sono un quarto i canali che ora si trovano secchi quando, d’inverno, abitualmente, dovrebbero essere minimamente invasati raccogliendo la parte superficiale della falda freatica” dettaglia Raffaele Monica. “Al momento lo stress idrico per le colture seminate è minimo, essendo in fase di riposo vegetativo, problemi maggiori, invece, nella difesa dal gelo. I problemi che si registrano sono soprattutto per la fauna ittica”.
Più a nord, nel mantovano della Bonifica Territori del Mincio “i fontanili continuano ad essere alimentati – spiega Massimo, Galli, direttore -, segno che il livello della falda non ha ancora risentito della mancanza di precipitazioni. Il livello del Garda è di circa 105,6 cm sullo zero idrometrico quindi 15 cm. sopra la media del periodo per cui non ci sono particolari motivi di apprensione (l’anno scorso nello stesso periodo il lago di Garda presentava un livello di circa 60 cm sullo zero idrometrico). E’ ovvio che se la situazione meteo attuale dovesse perdurare anche nei prossimi mesi i problemi di siccità si presenteranno sicuramente.”