
Il primo si intitola “Il Po fiume che unisce e porta economia”, è organizzato da Assonautica italiana per mano delle sezioni di Ferrara e Rovigo in collaborazione con il sistema delle Camere di Commercio ed è in programma sabato 13 aprile nella tenuta “Cà Zen” di Taglio di Po, preceduto da una minicrociera con partenza alle 8 da Ro Ferrarese fino alla sede del convegno.
Il secondo convegno di respiro internazionale s’intitola: “Un nuovo modo di vedere il mondo. Vie navigabili per connettere l’Europa” ed è frutto della collaborazione tra Provincia di Ferrara e Regione Emilia-Romagna. È in calendario per venerdì 19 aprile dalle 9 alle 13 nella sala degli Stemmi in Castello Estense.
Quella a Taglio di Po intende fare luce sulle opportunità imprenditoriali e turistiche per entrambe le sponde del fiume Po, Ferrara e Rovigo, l’altro del 19 aprile per fare il punto sull’inserimento dell’Idrovia Ferrarese, e cioè l’asta navigabile di 70 chilometri del Po di Volano da Pontelagoscuro al mare, nella rete dei corridoi d’acqua a livello europeo.
Un respiro comunitario, quello dell’Idrovia, che deriva dalla stessa decisione assunta in sede Ue nel 2011, quando la Commissione ha presentato la proposta di Regolamento per la revisione delle linee guida del programma Ten-T, e cioè lo strumento per dare attuazione allo sviluppo delle reti transeuropee di trasporto.
Una decisione che in pratica intende superare l’attuale frammentazione dei tratti navigabili continentali ed inserirli in un vero e proprio sistema viario fluviale a largo raggio, cui dare importanza prioritaria per sgonfiare il trasporto su gomma e favorire il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia ambientale. Nell’ambito di questa nuova rete comunitaria, il sistema idroviario Padano-Veneto è stato giudicato prioritario.
Da qui la moltiplicazione degli sforzi da parte di Provincia e Regione per completare l’Idrovia Ferrarese e per favorire anche un superamento di frammentazione tutta italiana di enti e presidi che perdura sul fronte del governo dei bacini fluviali: Aipo, Autorità di Bacino, Regioni, Comuni rivieraschi, ecc…
“Settanta milioni sono già stati messi a bando – ha ricordato Marcella Zappaterra – è partita la procedura per il quadrante di Final di Rero ed è ormai completata la progettazione per gli interventi che interesseranno la città di Ferrara”.
Un investimento complessivo che ha la finalità di rilanciare l’utilizzo della via d’acqua per usi commerciali, per favorire nuovi insediamenti produttivi nel campo della nautica e rappresentare un ulteriore sviluppo del settore turistico.
“Più Idrovia uguale più fiume Po” è lo slogan scelto dal sindaco di Ro e presidente dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, Filippo Parisini, per collegare tra loro i due convegni e per sottolineare come se l’Idrovia sta diventando una realtà concreta, questo non potrà non tradursi in un’opportunità di sviluppo per l’intero fiume Po, “visto che – ha puntualizzato – le imprese per insediarsi nel nostro territorio ci chiedono, tra l’altro, di diminuire i costi di trasporto”.
“L’acqua è sempre più un valore – ha concluso il presidente della Camera di Commercio Carlo Alberto Roncarati – e chi sarà in grado di valorizzare e mettere a sistema questa risorsa partirà avvantaggiato”. Il riferimento è chiaramente alla possibilità di accedere ai finanziamenti comunitari messi a disposizione per progetti di sviluppo del settore, alla prospettiva di nuovi insediamenti imprenditoriali e nella prospettiva di impiego turistico dell’acqua.