
di Silvia Casotti
Il “Mercatino del Libro”, storica libreria di fronte alla Biblioteca Ariostea di Ferrara, per anni punto d’incontro di studiosi, collezionisti, curiosi, turisti alla ricerca di pubblicazioni ormai introvabili o delle ultime novità sul territorio, ha recentemente chiuso (speriamo per riaprire altrove in altra veste)il negozio, ma non l’attività, che continua con grande forza attraverso canali per così dire “alternativi”. Più di 17.000 volumi sono infatti disponibili nella libreria Ebay: http://stores.ebay.it/mercatino-del-libro-e-del-fumetto e tramite facebook si possono seguire le attività che vengono costantemente organizzate.
Allo stesso modo prosegue l’attività editoriale, con interessanti titoli come quello in uscita in questi giorni, e che certamente potrà incuriosire i nostri lettori.
La 2G editrice, infatti, propone nelle principali librerie di Ferrara (o direttamente presso l’editore) il volume: Il caviale del Po, una storia ferrarese di Michele Marziani.
L’opera rappresenta un importante documento storico sulla pesca dello storione del Po e sulla preparazione del caviale a Ferrara che risale ai tempi dei duchi d’Este. L’idea di Marziani nasce dall’incontro con Gianni Tosti e Cristina Maresi, titolari dell’agriturismo “Le Occare” di Runco, una struttura settecentesca immersa nelle splendide e verdi campagne ferraresi dove è possibile gustare l’antico caviale di storione preparato secondo la ricetta del celebre scalco ferrarese Cristoforo da Messisbugo.
Il caviale prodotto a Ferrara dal Messisbugo era rinomato e di eccellente qualità, tanto da essere riconosciuto il migliore in assoluto dai cuochi dei pontefici e dagli scalchi più illuminati del Cinquecento.
Per fortuna della storia, Gianni e Cristina hanno creduto nella possibilità di recuperare quel filo rosso che parte dalla corte estense e che si intreccia con la tradizione della cucina ebraica ferrarese.
In via Mazzini, nel cuore del ghetto ebraico, nella prima metà del Novecento, il negozio alimentare di Nuta Ascoli era rinomatissimo per il salame d’oca e per il caviale di storione, un vanto della cucina ferrarese, che si preparava, con lo stesso procedimento del Messisbugo, in una cassettina di legno particolare, ereditata, insieme alla ricetta, dal padre Laudadio. La Nuta, di religione ebraica, dovette nel 1938 cedere l’attività al suo garzone, Adolfo Bianconi, che muore alla fine della guerra, il 24 aprile 1945, forse per una mitragliata tedesca, forse essendo probabilmente un partigiano “bianco” vittima dei “rossi” mentre rientrava a Ferrara in motocicletta. Tuttavia la moglie, Matilde Pulga, porta avanti l’attività fino al 1972, ma produce ormai poco caviale poiché lo storione è ormai sulla via dell’estinzione.
Il ritrovamento della ricetta originale della Nuta da parte del notaio e gastronomo ferrarese Roberto Brighenti permise in seguito il recupero dell’uso di mangiare caviale alla ferrarese, ma soltanto a casa del notaio e preparato solo per gli amici. Alla morte del professionista, però, la sua cuoca, Giuseppina Bottoni, eredita la ricetta e gli attrezzi per fare il caviale, e li tramanda ai coniugi Tosti.
Oggi, presso l’agriturismo di Runco, Gianni e Cristina servono un caviale di altissima qualità.
Michele Marziani, giornalista e narratore ci racconta una “storia”, quasi una “leggenda”, che parte dalla corte estense, attraversa l’Adriatico, si lega agli ebrei sefarditi del ghetto di Ferrara, si intreccia con la grande cultura tradizionale del Po e si annoda con la ferrovia che fa approdare lo storione e le sue uova sulle tavole cosmopolite dei gourmet più accreditati.
Dei pescatori di storioni del Grande Fiume e degli artigiani del caviale di Ferrara, oggi non rimane quasi più nulla: di un ‘intera civiltà si è riusciti a salvare solo una ricetta.
Per maggiori dettagli
Agriturismo Le Occare: http://www.leoccare.com/Italian.htm
Michele Marziani: http://www.michelemarziani.org/
Mercatino del Libro e del Fumetto: tel. 0532 205804 – e-mail: mercatinodellibro.ebay@gmail.com
www.mercatinodellibro.com – Facebook:Mercatino del libro