
Mercoledì 29 gennaio 2014 alle ore 17, presso la Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara (Sala Agnelli – Via delle Scienze, 17) sarà presentato il volume recentemente edito da Nuovecarte
La crosta e la mollica. Ovvero le avventure di Cesarino, opera prima in prosa di Nicoletta Zucchini.
A parlarne con l’Autrice saranno Gina Nalini Montanari, autrice della prefazione; Anna Quarzi, direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara; Vanni Borghi, pedagogista.
L’incontro sarà arricchito dalle letture di brani a cura di Elisa Galeati (Biblioteca Comunale di Copparo) e dell’attore professionista Stefano Muroni, diplomatosi con Giancarlo Giannini all’Accademia d’arte drammatica di Roma, con il massimo dei voti.
Il libro di Zucchini si può dire, senza voler apparire pretenziosi, “romanzo di formazione”, nel quale un gruppo di ragazzini, attraverso l’esperienza del gioco, viene a contatto in maniera “leggera” con una realtà dura che neppure immaginavano: quella della guerra e dell’odio razziale.
Ambientato in “un paese adagiato nella pianura”, che ricorda volutamente la campagna ferrarese, il fulcro del racconto ruota attorno ad una villa abbandonata, luogo orrido ed ameno allo stesso tempo, misterioso quanto basta per diventare teatro di imprese dalle quali tener lontani gli adulti e partire alla ricerca della propria memoria storica ed esistenziale, per capire – Cesarino e insieme a lui il lettore – cosa siamo stati e cosa vogliamo diventare.
Anche se pensato per i ragazzi – ai quali l’Autrice ha dedicato tutta la sua vita lavorativa come insegnante, e che segue ancora nel suo costante impegno dedicato al doposcuola volontario – il libro di Zucchini è in grado di riportare le persone mature e quelle un po’ più in là con gli anni, ad una dimensione della storia vissuta a loro familiare: farà ritrovare le parole del dialetto, i gesti e i modi di un’epoca passata, ma non così lontana, le paure e le dolcezze di una giovinezza difficile ma a tratti anche spensierata, e offrirà loro lo spunto per condividerla, magari condividendo proprio la lettura del romanzo, con le nuove generazioni.