
REVERE. Se non fosse per l’odore del sale, che non c’è… sembrerebbe di essere al mare. Un mare d’inverno, pulito e trasparente, la sabbia non smossa, la spiaggia bianca, le dune.
Invece no. Non è il mare. È un paesaggio molto più nostrano: il Po in secca profonda. Dune alte un paio di metri, sterpi cresciuti sulla sabbia e soprattutto acqua bassissima, in alcuni punti, semplici rigagnoli, dove i battelli non possono più avventurarsi.
Non piove da due mesi, è l’inverno più secco degli ultimi dieci anni. Non piove e non nevica: dai bacini montani non scende acqua verso valle, di conseguenza anche il Po è a livelli bassissimi, quasi due metri sotto il livello di guardia e si sta avvicinando al record negativo di tre metri sotto lo zero, toccati l’anno scorso, il valore più basso degli ultimi anni.
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