
Con questa scelta la cittadina dell’Oltrepo mantovano diventa il 22esimo comune della provincia mantovana a scegliere la via della prevenzione dell’illegalità in forma istituzionale, attraverso un controllo che si basa sulla ricerca della coesione sociale e sulla sicurezza partecipata, rafforzando i legami tra i residenti della stessa via o dello stesso quartiere, sviluppando il concetto di territorialità e creando reti di protezione a favore dei soggetti più vulnerabili. Il Comune di San Benedetto Po ha già deliberato alcuni provvedimenti per rendere operativo il controllo di vicinato: tra pochi giorni verranno collocati appositi cartelloni, una sede e due telefoni cellulari saranno forniti ai referenti dei gruppi per attivare una rete di controllo per mezzo di messaggi e WhatsApp. I numeri della rete territoriale di controllo saranno consultabili sul sito del Comune. Al controllo di vicinato si uniranno, fanno sapere in Comune, il potenziamento dell’illuminazione pubblica e la possibilità per i privati di impiantare sistemi di videosorveglianza collegabili con la stazione operativa della polizia urbana. Comunque, ribadiscono i promotori del controllo di vicinato: “Il miglior antifurto sono gli occhi e le orecchie del tuo vicino”.