
Riportiamo questo artico apparso oggi sul portale dei parchi italiani. Raggiunto telefonicamente il responsabile del servizio vigilanza del parco torinese ci ha assicurato che, nonostante l’episodio irregolare, la frega delle trote marmorate non è stata compromessa. Una considerazione è d’obbligo: nell’articolo non si menziona il nome della centrale, ma pensiamo che nella zona non ce ne siano poi tantissime.
(Moncalieri, 27 Gen 16) Da diversi mesi i guardiaparco hanno rilevato cambiamenti improvvisi di portata del fiume Po a valle di una centrale idroelettrica; in assenza di precipitazioni meteoriche l’ipotesi che si profilava era che le piccole piene fossero causate dall’innalzamento e dall’abbassamento delle paratie dello sbarramento della centrale idroelettrica.
A dicembre queste ipotesi hanno avuto conferma grazie alle numerose segnalazioni corredate da fotografie che sono giunte all’ufficio di vigilanza dell’ente parco da parte di cittadini, associazioni ambientaliste e pescatori. Questa volta l’aumento di portata è stato ancora più deciso di quelli precedenti e soprattutto si è verificato un forte intorbidimento delle acque del fiume causato dalla dispersione dei limi che si erano accumulati a monte delle paratie della centrale e che sono stati riversati a valle a causa dell’apertura delle paratie stesse.
Le indagini sono state innanzitutto volte a verificare che non si fossero verificati danni ambientali significativi: la preoccupazione maggiore era rivolta alle freghe delle trote marmorate situate a valle della diga che potevano risultare compromesse dall’afflusso improvviso e consistente di limi.
Fortunatamente i sopralluoghi effettuati dagli ittiologi presso i siti di frega noti non hanno constatato danni.
Si è proceduto allora alle dovute verifiche amministrative ed autorizzative del caso e poiché si è verificato che sia le variazioni di portata delle acque sia la pratica dello svaso sarebbero dovute essere sottoposte a valutazione di Incidenza preventiva, a causa delle possibili interferenze che tali pratiche potevano avere su habitat e specie presenti nei Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) localizzati a valle della centrale ed affidati in gestione all’ente parco, i guardiaparco hanno proceduto a convocare i soggetti responsabili dell’impianto e a contestare loro una violazione ammnistrativa delle norme di tutela delle aree naturali.
La sanzione amministrativa è di un certo rilievo, tuttavia è auspicabile che possa dissuadere i gestori della centrale da tali pratiche in futuro e soprattutto che serva a sollecitare la stesura di un protocollo di gestione dell’impianto ambientalmente compatibile ed in accordo con le esigenze di tutti i soggetti interessati.
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