
Nel corso del tempo il triangolo di fertile terra agricola compreso fra l’autostrada Torino-Milano, il fiume Po e il torrente Dora Baltea è diventato una specie di ricettacolo di scarti e rifiuti di mezzo Piemonte.
I 2800 torrazzesi sono preoccupati: in pochi chilometri ci sono una discarica per rifiuti industriali, una vasta area fotovoltaica, una centrale a biomasse, una cava in cui finiranno i detriti dei cantieri Tav. E a tre chilometri le scorie nucleari di Saluggia.
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