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Troppo caldo per l’agricoltura polesana

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Rovigo. Per le campagne polesane è incubo siccità. “Per il mais, i danni potrebbero comportare una perdita del 60% della produzione, con punte fino al 100%” – afferma Lorenzo Nicoli, presidente di Confagricoltura Rovigo – e questo si traduce in perdite economiche intorno agli 80 milioni di euro solo per il mais, che in Polesine interessa una superficie di circa 60mila ettari. E complessivamente si arriva a un danno economico sui 100 milioni, considerando anche i danni alla soia e all’erba medica”.
Il mais è in fioritura e se non piove entro i prossimi tre o quattro giorni i danni saranno irreversibili: il raccolto si può considerare compromesso. Ad essere colpita dalla siccità è tutta la provincia di Rovigo, come dimostrano i dati forniti dalla stazione meteo di Teolo.
Confagricoltura Rovigo ha già contattato Avepa (Agenzia Veneta per i Pagamenti in agricoltura) per richiedere lo stato di calamità: “Anche se – precisa Nicoli – ciò non comporterà aiuti economici diretti ma eventuali sgravi contributivi e fiscali”.
“I Consorzi di bonifica sono attivi nel tentativo di consentire la disponibilità idrica in tutto il territorio provinciale – conclude il presidente Nicoli – ma desta preoccupazione il costante calo del livello del Po: se non ci saranno piogge, entro un paio di settimane la diminuzione di acqua nel fiume non consentirà nemmeno di irrigare”.
Confagricoltura Rovigo manterrà nei prossimi giorni un’attenzione elevata per controllare l’evolversi della situazione climatica. Certo, ancora pochi giorni, e tutto il raccolto 2012 sarà compromesso con impensabili ripercussioni economiche.