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Un Po di artisti

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Testi e foto di Mario Rebeschini

Nell’incontro con Loris Piva di Codigoro abbiamo avuto la conferma che si può diventare artisti anche senza aver frequentato un giorno di scuola all’Accademia Belle Arti. Loris lo abbiamo incontrato al mercatino di Pomposa dove espone le sue sculture in legno e dove si presenta con due piccoli cartelli fissati davanti al banco. “E’ la natura che crea le forme ma è l’artista che le sa cogliere” dice il primo cartello, il secondo completa il primo: “Lavori eseguiti con rami e radici trovati sulla spiaggia”. Loris Piva, 78 anni, ha occhi vivi, sorridenti e fisico asciutto. Con modi gentili ma sicuri, spiega come trova i suoi pezzi da intagliare sui litorali del Delta del Po. “Quando vado in queste spiagge isolate e selvagge –racconta Piva -, mentre tutti ammirano le dune di sabbia, gli uccelli, le piante di tamerici, i fiori, il mare punteggiato dai colori dei pescherecci e i tronchi che le onde ci restituiscono insieme ai tanti rifiuti che gli abbiamo regalato, anch’io vivo tutto questo ma con qualcosa in più. I miei occhi su ogni tronco, radice, pezzetto di legno, vedono la vitalità di un’aquila, la velocità di un’anguilla che si muove nella valle, ballerini di tango, lumache, aironi e i tanti uccelli del Delta.

 

 

 

 

 

 

Loris Piva ha dovuto aspettare la pensione per poter esprimere, finalmente il suo struggente bisogno di dare vita a pezzi di legno. Per quarant’anni ha lavorato in una azienda che produceva succhi di frutta. Poi c’era la famiglia, il mutuo, luce, gas, acqua. Rimaneva pochissimo tempo per la sua passione artistica. Riesce però a frequentare un corso di ceramista a Codigoro creato per dare una possibilità di lavoro a ragazzi perduti nella tossicodipendenza. Ignorato dai ragazzi, il corso viene proposto alla gente del paese che apprezza e partecipa. Nel corso da ceramista impara quello che aveva sempre intuito e non era riuscito a esprimere. Lavorare la creta è più facile che lavorare il legno ma non dà lo stesso piacere di creare con lo scalpello. Allora abbandona la creta e grazie all’arrivo della pensione inizia la sua vita di scultore a tempo pieno. Non solo scultura però. Grazie alla sua potente voce viene chiamato come tenore nel Gruppo mandolinistico codigorese partecipando a diverse tournée in Italia, in Francia, Germania, Romania, Repubblica Ceca e Spagna. Tanti incontri, tanta musica e ancora tanta voglia e piacere di vivere.

Loris Piva è anche la dimostrazione che lungo il Po sono nati e nascono ancora tanti artisti. Con una punta di sufficienza i critici e gli “esperti”, li chiamano naïf pentendosi poi quando scoprono i tanti Ligabue. Ma ai nostri artisti del Grande fiume non interessa proprio il parere dei critici a loro interessa  trovare piacere e vitalità  quando raccontano con pennelli e scalpelli.