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“Una vita di ricette”. L’ultimo libro di Maurizio “Icio” Santini, cuoco e gastronomo sermidese recentemente scomparso

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di Siro Mantovani
Sermide (MN) – È da pochi giorni nelle edicole e nelle librerie dell’area sermidese il libro di Maurizio ‘Icio’ Santini “Una vita di ricette” (Sermidiana Edizioni), circa 200 pagine che raccolgono il lascito della cultura gastronomica dello chef scrittore scomparso qualche settimana fa. Il volume, elegante nella veste tipografica, riporta le ricette vergate a mano e corredate di preziosi disegni, proprio come nel precedente “Belmangiare. Li ricèti persi e catàdi”, successo editoriale del 1998.
Si completa così un’operazione di approfondimento del “buonmangiare”, una summa di conoscenze e sapienza dell’autore che parte dall’arte delle “rašdóre” e si sviluppa sino alla cucina contemporanea. Nel testo non mancano piacevoli sorprese e indicazioni introvabili per chi desiderasse conoscere a fondo i segreti culinari della Bassa.
Nella prefazione al volume, lo chef internazionale Ugo Pradella afferma come “da lontano sembra la solita raccolta di ricette, invece, leggendo pian piano, ci si accorge di quanto vissuto e quanta modernità ci siano dentro ciascun manoscritto. E ci si accorge pure di quanta stravagante eleganza ci voglia per mettere insieme questo sapiente ricettario”.
Ma “Una vita di ricette” è anche l’opera che magnifica la personalità dell’autore, la sua passione per la cucina ispirata dalle terre che si affacciano sul Po, la convivialità che lo renderà indimenticabile, stimato e apprezzato.
“Nella sua capacità di guardare avanti sempre con fiducia – si legge nella presentazione firmata dai redattori di Sermidiana Magazine – si cela forse la migliore delle sue ricette. Vogliamo vedere in questo libro un’altra dimostrazione dell’affetto di Icio nei nostri confronti; non potremo più godere della sua compagnia sempre coinvolgente e liberatoria, ma potremo ritrovarlo nei suoi consigli di cucina per rendere i nostri pasti e, con essi i nostri giorni, meno insipidi ed anonimi. Vogliamo pensare che con questo libro ci dia una mano, ancora una volta, con quel suo sguardo sornione e le labbra vestite di sorrisi, a riempire un po’ il vuoto. Attraverso questo regalo continuerà ad offrirci accorti suggerimenti per rendere i nostri convivi davvero speciali, e ad indicarci una porta da aprire per prenderci una pausa dalle difficoltà di ogni giorno, in un consolatorio abbraccio”.