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Chiusa e in vendita Villa Verdi, la casa-museo del grande musicista

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giuseppe verdi

Le vicende giudiziarie fra gli eredi sono sfociate in una sentenza definitiva. Villa Verdi, la casa-museo del grande musicista, è chiusa al pubblico dal primo novembre e destinata alla vendita. Si trova in frazione Sant’Agata di Villanova sull’Arda (Piacenza): una terra che respira il Po e le sue nebbie. L’edificio conserva gli ambienti nei quali fino a circa 120 anni fa visse “il Maestro”: i vecchi della zona ancora oggi indicano Giuseppe Verdi esclusivamente con questo appellativo. Tutto è rimasto intatto ed è come se, varcando la soglia, diventasse possibile conoscerlo di persona e ascoltarlo mentre sul suo pianoforte compone L’Aida oppure I vespri siciliani.

Giuseppe Verdi, nato nel 1813 nella vicinissima Busseto (Parma), trascorse nella villa di Sant’Agata mezzo secolo – gli anni della maturità e della vecchiaia – insieme alla seconda moglie Giuseppina Strepponi. La dimora davvero riflette la sua personalità: egli infatti seguì e diresse da vicino i lavori per ampliarla e riadattarla. Ci sono tuttora le camere da letto, il salotto, lo studio, i guanti, l’inseparabile cappello a cilindro nero…

Oltre alla parte museale, la villa comprende, o anzi ormai comprendeva, l’abitazione di Angiolo Carrara Verdi, discendente di Filomena Maria Verdi (la figlia adottiva di Giuseppe Verdi) e di suo marito Alberto Carrara. Ora il tribunale ha stabilito che Villa Verdi spetta in parti uguali ad Angiolo Carrara Verdi e ai suoi tre fratelli. Nessuno di loro è in condizione di rilevare l’immobile per intero: in casi del genere, non resta che vendere. Ma vendere vuole anche dire chiudere il museo e rischiare che le memorie di Giuseppe Verdi finiscano sparpagliate chissà dove.

Nel 2020, quando i lockdown Covid hanno bloccato le visite e gli incassi di Villa Verdi ma non le spese, il sito internet “Innamorati della cultura” ha lanciato una raccolta fondi a suo favore. Il cantante Morgan ha appoggiato l’iniziativa girando un video nella villa-museo.

 

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Già il video con Morgan consente di farsi un’idea di Villa Verdi: ma solo un’idea riduttiva. L’edificio conserva anche altri ambienti di quella che era la casa di Giuseppe Verdi, gli arredi della camera del Grand Hotel et de Milan nella quale morì nel 1901, il suo celeberrimo cilindro, il ritratto del beneamato cane… E poi le carrozze e le cantine. Magari queste ultime non hanno un’impronta così diretta del Maestro, ma mostrano uno spaccato della vita quotidiana nel tardo Ottocento.

Le immagini nella galleria qui sotto sono tratte dal sito internet di Villa Verdi, al quale si deve anche la foto sotto il titolo. Clic su ogni miniatura per vederla ingrandita.

Ma non solo gli interni. Villa Verdi è notevole anche per il grande parco, oggi inserito nella Riserva MaB Po Grande. Pur essendo in realtà figlio di un oste, Giuseppe Verdi in vecchiaia amava sottolineare le sue radici contadine. Si interessava meticolosamente e personalmente delle sue terre. Fu lui a scegliere e disporre le piante esotiche del parco. Anche queste immagini sono tratte dal sito internet della villa.

In futuro sarà possibile visitare di nuovo Villa Verdi? C’è un filo di speranza. Infatti il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha deciso di interessarsi alla vicenda: lo Stato potrebbe esercitare il diritto di prelazione per salvaguardare l’edificio, evitare la dispersione di tutto ciò che esso contiene e garantire l’apertura al pubblico. Ma questi sono anni di vacche molto magre, e il filo della speranza è sottile.